L'universo musicale elvetico
Nella presenza culturale svizzera all'estero la musica ha un ruolo di primo piano. Fin dalla sua fondazione, Pro Helvetia sovvenziona tournée all'estero di orchestre e gruppi musicali.
Le tournée di orchestre rinomate costituiscono una delle forme classiche della promozione culturale svizzera e sono spesso associate alla sua dimensione più prestigiosa, quella di una vera e propria diplomazia culturale. Paese decentralizzato e privo di grandi città in grado di rivaleggiare con le metropoli dei paesi vicini, la Svizzera dispone tuttavia di orchestre e di formazioni musicali di spicco. Nella politica di Pro Helvetia, fin dal dopoguerra esse sono al centro della presenza all'estero in ambito musicale.
In conformità alla logica della promozione e della diplomazia culturale, le sovvenzioni della Fondazione sono riservate per molto tempo alle grandi orchestre municipali, tra le quali figurano la Tonhalle di Zurigo, il Collegium Helveticum e l'Orchestra della Svizzera romanda, con sede a Ginevra. Dal punto di vista dei responsabili della politica culturale lo scopo delle tournée all'estero è di far conoscere la musica svizzera e mostrare l'eccellenza dell'interpretazione. Per questa ragione Pro Helvetia vincola aiuti e sovvenzioni alle orchestre all’esecuzione di brani di compositori svizzeri. Fino agli anni Settanta, l’influsso culturale musicale passa principalmente attraverso le composizioni di Arthur Honegger, Frank Martin e di Willy Burkhard che diventano i principali ambasciatori del panorama musicale svizzero.
In seguito questo orientamento sarà sempre più spesso oggetto di critiche, in particolare da parte degli artisti rappresentati nel Consiglio di fondazione di Pro Helvetia. Nel 1978, quest’ultimo limita considerevolmente questo tipo di promozione, dando la precedenza a iniziative di cui compositori ed interpreti possano beneficiare direttamente. In ogni caso, le tournée di orchestre rinomate non scompaiono completamente dal programma delle attività della Fondazione, tanto più che i diplomatici considerano queste iniziative come uno strumento indispensabile per la presenza svizzera nel mondo. Accanto ai progetti tradizionali, trovano spazio anche iniziative in favore del jazz, della musica sperimentale e della formazione dei giovani musicisti.