La Svizzera sul grande schermo

film
documentari
settimane del cinema

Pochi prodotti culturali raggiungono un pubblico ampio quanto il cinema. Nella politica culturale estera della Svizzera, il film non è solo un mezzo d’informazione, ma riflette anche lo sguardo dei cineasti sul proprio paese.

Il cinema è indissociabile dall'immagine della Svizzera. Fin dai suoi esordi ricorre alle rappresentazioni stereotipate codificate alla fine del XVIII secolo dai viaggiatori, dai pittori e dagli scrittori: l'iconografia alpina ed il paesaggio montano, investiti di una funzione identitaria e nazionale, costituiscono una cornice apprezzata anche per i film a soggetto. Nel periodo fra le due guerre, questi film sono spesso opere di propaganda turistica e si ispirano direttamente all'iconografia diffusa da manifesti, incisioni e cataloghi illustrati.

La difesa spirituale degli anni Trenta e Quaranta rafforza ulteriormente l'orientamento nazionale del cinema, che diventa un supporto imprescindibile per consolidare e diffondere i valori svizzeri. Dopo la Seconda Guerra mondiale, questo tipo di cinema patriottico è in declino, ma i cineasti continuano a mettere in scena un paese idilliaco, preservato dalla violenza del mondo. La rottura subentra solamente verso la metà degli anni Sessanta, momento in cui giovani registi iniziano a scoprire la realtà del loro paese e creano il cosiddetto "nuovo cinema svizzero". In seguito, il cinema diventa un mezzo di critica, addirittura di denuncia del conformismo e delle immagini tradizionali del paese.

Questo cambiamento influenza anche la presenza culturale svizzera all'estero, dove il cinema occupa un posto considerevole, benché il suo prestigio si debba, in primo luogo, alle iniziative private. Infatti, dopo la Seconda Guerra mondiale, i film a soggetto della casa di produzione zurighese Praesens SA contribuiscono in gran parte a ristabilire una buona immagine internazionale della Svizzera. A partire dagli anni Settanta, invece, le settimane del cinema svizzero organizzate da Pro Helvetia in tutto il mondo permettono a questo vettore della presenza culturale svizzera di sviluppare una visione più critica, e i messaggi diffusi hanno spesso dato origine a conflitti.

Oggi, il cinema rimane un elemento indispensabile della presenza culturale all'estero. Gli attori ufficiali come il DFAE utilizzano il film documentario come mezzo pubblicitario e d’informazione. Nell’ambito del film a soggetto, la fondazione Swiss Films ha ripreso da Pro Helvetia la promozione del cinema svizzero all'estero.

recente

La “seconda via” per i paesi del Terzo Mondo

da 1970 a 2000

È nella natura stessa dei musei etnografici partecipare alle relazioni culturali di un paese.

Gli Svizzeri all’estero al servizio della promozione culturale del paese

da 1916 a 1976

La Svizzera è stata per anni una terra d’emigrazione, i cui abitanti lasciavano il paese soprattut

La Commissione nazionale svizzera per l’UNESCO, uno strumento delle relazioni culturali

da 1949 a 2016

Con la sua adesione all’UNESCO nel 1949, la Svizzera si integra non solo in una delle agenzie spec

Rousseau, Swiss Made

da 1945 a 1968

Figura posta spesso in primo piano per rafforzare l’immagine di una Svizzera alpestre, di una Sviz

Una finestra per la cultura svizzera in Giappone

da 1950 a 1970

Le esposizioni di libri sono molto apprezzate in Giappone, e gli editori elvetici partecipano dive

Quando un giovane storico pensa alla promozione culturale della Svizzera

1946

Pro Helvetia è stata costituita nel 1939 allo scopo di contribuire alla difesa spirituale del paes

Gli architetti disegnano i piani delle prime relazioni culturali tra la Svizzera e la Germania dopo la Seconda Guerra mondiale

1945

Dopo la guerra, la questione delle relazioni culturali con la vicina Germania rappresenta un tabù

Gli inizi del Padiglione svizzero alla Città internazionale universitaria di Parigi

da 1925 a 1933

A cavallo tra la diplomazia culturale e la diplomazia scientifica, il Padiglione svizzero alla Cit

Pro Helvetia, gli uomini… e le donne!

da 1939 a 2012

Pro Helvetia è in origine un consiglio di fondazione di venticinque persone, accompagnate da un se

La cultura e l’educazione per la pace

1946

«Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini è nello spirito degli uomini che si deb