La scoperta dell’avanguardia
Fino alla fine degli anni Cinquanta gli artisti contemporanei occupano solamente un posto marginale nella politica di Pro Helvetia. Questa situazione è il risultato della politica di difesa nazionale spirituale che veicola un ideale culturale conservatore. In questo contesto gli artisti dell'avanguardia, attratti dal rinnovamento della pittura influenzata dall’astrazione geometrica e dal surrealismo, vengono ignorati dai poteri pubblici e non beneficiano di nessun riconoscimento ufficiale. Per difendere i loro interessi sono obbligati a formare dei gruppi artistici concepiti come movimenti di lotta, fra cui il Gruppo 33, a Basilea, e l’Alleanza, fondata nel 1937 a Zurigo.
Bisognerà attendere la fine della Seconda Guerra mondiale affinché gli organi pubblici abbandonino progressivamente il conservatorismo degli anni Trenta e accordino un certo spazio alla pittura non figurativa. Nel 1946, in occasione della XX esposizione nazionale delle belle arti, è rappresentata per la prima volta anche la pittura astratta. Nel 1956, in occasione di una mostra a Basilea, la Commissione federale delle belle arti rinuncia finalmente alla separazione degli spazi riservati alla pittura tradizionale e all'avanguardia, permettendo di presentare la produzione artistica svizzera come un insieme organico.
Nel quadro della presenza culturale svizzera all'estero l'integrazione della pittura non figurativa è un processo assai lento, contrassegnato dalle controversie riguardo alla rappresentatività e alla qualità delle opere d'avanguardia. Nel 1948 il comitato incaricato da Pro Helvetia di allestire una mostra di pittura destinata alla Germania opta per il concetto di un’arte sana
, che rifletterebbe la stabilità della realtà politica svizzera. Le opere astratte, la cui qualità è giudicata inferiore rispetto a quelle figurative, occupano solamente un posto marginale in un panorama artistico dominato da Cuno Amiet e i suoi successori. Nel 1950 un'esposizione concepita secondo gli stessi criteri e destinata a Stoccolma, suscita la critica dei partner svedesi di Pro Helvetia che esigono una maggiore presa in considerazione dell'arte contemporanea.
Paradossalmente, la prima esposizione di Pro Helvetia che accorda uno spazio significativo alla pittura astratta è presentata nella Spagna franchista, nel 1956. Questa manifestazione comporta un numero uguale di pittori figurativi e non figurativi e tiene anche conto di parecchi giovani artisti, come il ventiseienne romando Jean Lecoultre, che all’epoca viveva nella capitale spagnola. Tuttavia, l'accoglienza offerta dal pubblico e dalla stampa a questa esposizione non è entusiasmante, e l'ideale culturale conservatore del franchismo impedisce un vero e proprio dibattito sulla pittura astratta. Un giornale riferisce anche l'episodio di visitatori scioccati che lasciano la sala dell’esposizione facendosi il segno della croce…
L'integrazione delle opere avanguardiste nella presenza culturale si concretizza nel 1958, con l'esposizione La pittura astratta in Svizzera, organizzata a Berlino ovest. Questa manifestazione, dedicata all'astrazione geometrica e al tachisme, offre anche l'opportunità di riflettere sulla dimensione nazionale dell'arte. Per i giornali berlinesi essa conferma infatti che per la creazione le frontiere nazionali sono oramai prive di significato.
Dopo questa data il movimento di apertura nelle esposizioni artistiche organizzate da Pro Helvetia prosegue e dà il via a numerose iniziative il cui scopo principale è mettere in luce la produzione artistica più recente. Importanti esposizioni di arte contemporanea sono organizzate in particolare a New York, nel 1971 e nel 1985, così come a Madrid nel 2003. (tk)
Archivi
AFS E9510.6 1991/51, Vol. 275, 349, 352
Bibliografia
Dreissiger Jahre Schweiz, ein Jahrzehnt im Widerspruch: Ausstellung Kunsthaus Zürich, 30.10.-10.2.1982, Zurich, Kunsthaus 1981
Lüthy, Hans A. et Heusser, Hans-Jörg : L’Art en Suisse 1890-1980, Lausanne, Payot 1983
Omlin, Sybille : L’art en Suisse au XIXe et au XXe siècle : la création et son contexte, Zurich, Pro Helvetia 2004